23-09-2018, 20:23
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 23-09-2018, 20:29 da kobold.)
Io, da principiante autodidatta, sulla mia barchetta mi regolo così dalla bolina stretta fino al traverso:
1. con pochissimo vento, tendente al niente, e mare forza olio cerco di appiattire le vele il più possibile altrimenti il flusso si distacca dalla vela prima di arrivare alla balumina; questo significa che teso al massimo la base della randa. in questo caso cerco anche di sbandare il più possibile la barca con l'equipaggio per diminuire la superficie bagnata.
2. man mano che il vento cresce aumento il grasso e quindi lasco la base della randa, ancor di più se mi serve potenza per superare le onde; cerco di tenere lo sbandamento della barca entro i 15 gradi.
3. dal vento moderato in su cerco nuovamente di appiattire le vele il più possibile altrimenti il firstino sbanda troppo e lo scarroccio diventa importante, anche in questo caso teso la base quanto più mi è possibile. se sbando più di 20 gradi riduco la randa.
Io non ho né carrello quindi uso il vang puntato anche di bolina e con la scotta randa regolo l'angolo di incidenza, come scrivevo prima con il termine vang sheeting e non ho belin perché sul first 20 non c'è e l'albero è autoportante con randa top-square ed un rake significativo.
Di poppa piena non vado praticamente mai perché non ho vele da andature portanti ed avendo crocette molto acquartierate non riesco ad aprire completamente la randa; al lasco / gran lasco belin il vang per evitare che il boma vada su e già, lasco la base randa e non guardo più i filetti perché la randa lavora per resistenza e non per portanza.
1. con pochissimo vento, tendente al niente, e mare forza olio cerco di appiattire le vele il più possibile altrimenti il flusso si distacca dalla vela prima di arrivare alla balumina; questo significa che teso al massimo la base della randa. in questo caso cerco anche di sbandare il più possibile la barca con l'equipaggio per diminuire la superficie bagnata.
2. man mano che il vento cresce aumento il grasso e quindi lasco la base della randa, ancor di più se mi serve potenza per superare le onde; cerco di tenere lo sbandamento della barca entro i 15 gradi.
3. dal vento moderato in su cerco nuovamente di appiattire le vele il più possibile altrimenti il firstino sbanda troppo e lo scarroccio diventa importante, anche in questo caso teso la base quanto più mi è possibile. se sbando più di 20 gradi riduco la randa.
Io non ho né carrello quindi uso il vang puntato anche di bolina e con la scotta randa regolo l'angolo di incidenza, come scrivevo prima con il termine vang sheeting e non ho belin perché sul first 20 non c'è e l'albero è autoportante con randa top-square ed un rake significativo.
Di poppa piena non vado praticamente mai perché non ho vele da andature portanti ed avendo crocette molto acquartierate non riesco ad aprire completamente la randa; al lasco / gran lasco belin il vang per evitare che il boma vada su e già, lasco la base randa e non guardo più i filetti perché la randa lavora per resistenza e non per portanza.
