Fulmini e lampi.......
#81
Il discorso e' lunghissimo e complesso ma mi pare opportuno porre l'accento su alcuni punti fondamentali:
- La probabilita' di scarica e' di poco diversa fra una punta non tanto elevata (i nostri alber non sono alti centinaia di metri) e il mare circostante ed e' valutabile con la regola citata nel testo delle "sfere di probabilita' " (sfere di equiprobabilita' di raggio pari circa all'elevazione della punta).
- I danni da scarica piena e violenta non possono essere evitati, possono solo essere in parte circoscritti adottando cautele opportune secondo il tipo di locazione da proteggere.
- Per quanto possibile la prima rilevante protezione consiste nel creare una o piu' vie dirette a bassa resistenza per scaricare in mare l'energia ricevuta.
- Il secondo livello di protezione consiste nel dotare gli apparati elettrici e le linee di bordo di opportuni "scaricatori di sovratensioni" (surge arrestors) che sono prodotti da moltissime aziende (non solo quella che ha redatto il documento indicato).
- Va osservato che la scarica non produce effetti solo lungo la via attraverso la quale transita per scaricarsi ma, trattandosi di un impulso di corrente molto breve ed estremamente intenso si comporta come una corrente a frequenza molto elevata con due effetti di cui il piu' rilevante e' una fortissima induzione nei conduttori vicini anche se non collegati poiche' in pratica essi si comportano come il secondario di un trasformatore il cui primario e' la scarica stessa (quale che sia il mezzo fisico in cui scorre sia esso un conduttore metallico o una colonna di aria ionizzata dalla scarica stessa). Questo puo' spiegare i danni subiti da Nanni nell'episodio da lui riferito. Un secondo effetto e' un elevato gradiente di campo elettrico nell'acqua (stiamo parlando di barche) circostante la zona in cui e' avvenuta la scarica, tale gradiente puo' essere tanto elevato da indurre forti correnti fra parti immerse fra loro collegate al punto da danneggiarle o produce rischio di vita per un bagnante nelle vicinanze.
Ultima nota: la scarica NON devia bruscamente nel suo cammino (anche se ha probabilita' di poterlo fare) ma tende a "scorrere" (perdonate il termine improprio) sulla superficie esterna del "cono di protezione" ottenuto mediante il collegamento fra loro e a terra delle strutture metalliche esposte che di fatto (per quello che possono) agiscono come "gabbia di Faraday".
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