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Citazione:kermit ha scritto:
Citazione:Frappettini ha scritto:
Citazione:kermit ha scritto:
Ok tutte risposte simpatiche anche lo scaracchio di Cinghia  
Per l'intensità se buttata nei pressi del pin e misurate uno spostamento del torsolo di mela di 0.5 mt al secondo siamo intorno ad 1 nodo di corrente, vi torna?
certo che mi torna. V=S/T.
Però, nella mia abissale ignoranza, la chiamerei velocità e non intensità; l' intesità di corrente è riferita alla quantità di carica elettrica.
Ok ok non stiamo a sottilizzare  ma poi di questa corrente che ci facciamo?
Sto scherzando ovvio ma sarebbe interessante capire come la si sfrutta nelle varie situazioni ad esempio:
-Corrente fasata con il vento e campo simmetrico. Partenza classica in barca giuria e mure a dritta
-Corrente da sinistra. Partenza con mure a dritta
-Corrente da destra. Partenza in barca giuria e subito mure a sx
Bhe, sì, giustamente, abbiamo un dato ma cosa ce ne facciamo?
Direi che in partenza piu' che da che parte stare, io starei attento a dove mi spinge... Esempio banale. Se ho una corrente parallela alla linea e voglio partire in barca, e la corrente va verso la barca, posso ipotizzare che non avro' tanta facilita' a inserirmi nella flotta. Contrario se la corrente spinge verso il PIN.
Se invece la corrente e' perpendicolare alla linea se schiaccia verso dentro faro' un partenza MD non troppo vicino al PIN ma comunque senza preoccuparmi troppo di arrivare in anticipo. Contrario se spinge fuori staro' attento a non partire correndo lungo la linea che basta un attimo e sei fuori... (e per scontare la penlita' son cavoli tuoi). Piuttosto una bella rincorsa da lontano.
Sul campo il discorso cambia parecchio perche' ci sono anche altri fattori da tenere in considerazione.
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Sulla tattica in partenza ha già detto il mr.
Sulla strategia, senza che mi dilunghi qui a fare dei copia/incolla  , andare al capitolo 'corrente' di Alessandro Alberti:
http://www.eziofonda.it/tattica_e_strategia.htm
...poi eventualmente ne discutiamo.
Ciao
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grazie per il suggerimento questo link l'avevo dimenticato
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Supponiamo di stabilire, con buona approsimazione, la direzione e la velocità della corrente, e poi?
Ecco alcuni spunti dalla solita 'Bibbia'.
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ciao
"Quelli che s'innamoran di sola pratica senza scienza, son come il nocchiere, ch'entra in naviglio senza timone o bussola, che mai ha certezza dove si vada. Sempre la pratica dev'esser edificata sulla bona teorica". Leonardo da Vinci.
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Albert, non gioco più, mi anticipi sempre. 
ciao
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Grazie einstein disegno vale sempre più di mille parole
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ehhh con i disegni non valeeeeee... 
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22-12-2011, 00:29
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 22-12-2011, 00:38 da Scott.)
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PEr la velocità puoi vedere la differenza tra gps e log nel momento di massima differenza (appunto la velocità corrente) e la prua ti darà la direzione.
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In partenza, sulla linea la corrente si vede ci sono le boe. Si può stimare ad occhio anche l'intensità, se si ha un pò di pratica. Il problema si pone dopo perchè non rimane costante, le regate si fanno sotto costa e a mezzo miglio, più al largo, può cambiare totalmente. Si può vedere come sono disposte le navi alla fonda, se c'è qualche segnale dei pescatori. con gli strumenti, differenzatra pv e rotta eff. Il problema è di saperlo prima per scegliere il campo di regata dx o sn dove stare. La corrente è un'oppppinione.
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Citazione:masa66 ha scritto:
PEr la velocità puoi vedere la differenza tra gps e log nel momento di massima differenza (appunto la velocità corrente) e la prua ti darà la direzione.
Masa ma con la taratura approssimativa di un normale log 2-3 decimi di corrente è difficile che li interpreti esattamente, certo che se la corrente comincia ad essere da 1 nodo in su allora si che si evidenzia bene
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Citazione:bullo ha scritto:
In partenza, sulla linea la corrente si vede ci sono le boe. Si può stimare ad occhio anche l'intensità, se si ha un pò di pratica. Il problema si pone dopo perchè non rimane costante, le regate si fanno sotto costa e a mezzo miglio, più al largo, può cambiare totalmente. Si può vedere come sono disposte le navi alla fonda, se c'è qualche segnale dei pescatori. con gli strumenti, differenzatra pv e rotta eff. Il problema è di saperlo prima per scegliere il campo di regata dx o sn dove stare. La corrente è un'oppppinione.-
Calma.
La corrente la vedi se non c'e' mare mosso e ventone.
Altrimentint sfido a capire quale e' vento di superficie o corrente effettiva.
Anche le navi alla fonda, con bora stanno tutte belle dritte ma non sempre e' corrente.
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La corrente da noi, golfo di Venezia, in linea di massima va verso sud, verso la Pila. Qualche volta soprattutto in Primavera s'inverte lo vedi sempre guardando le navi al largo. Anche dopo un giorno di libeccio intenso la corrente s'inverte. Quando spira la bora la corrente ha la sua direzione normale con intensità maggiore, più forte al largo che sotto costa. Tu lo sai bene che se devi bolinare da Chioggia per arrivare a Venezia devi fare i bordi sotto costa altrimenti sei rovinato, al largo la corrente è più forte. Le navi, se cariche, risentono più della corrente che del vento, ad occhio ci vogliono una ventina di nodi per spostarle. Da noi ci sono dei fili di corrente strani si possono vedere sull'acqua guardando la diversa increspatura del mare, più increspato dove il vento si oppone e più liscio dove va nella stessa direzione, spesso le linee di diversa corrente sono segnate anche da alghe rami sporcizia varia e anche acqua di diverso colore. Quando c'è vento teso queste cose non si vedono. Saluti.
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Citazione:Mr. Cinghia ha scritto:
Citazione:bullo ha scritto:
In partenza, sulla linea la corrente si vede ci sono le boe. Si può stimare ad occhio anche l'intensità, se si ha un pò di pratica. Il problema si pone dopo perchè non rimane costante, le regate si fanno sotto costa e a mezzo miglio, più al largo, può cambiare totalmente. Si può vedere come sono disposte le navi alla fonda, se c'è qualche segnale dei pescatori. con gli strumenti, differenzatra pv e rotta eff. Il problema è di saperlo prima per scegliere il campo di regata dx o sn dove stare. La corrente è un'oppppinione.-
Calma.
La corrente la vedi se non c'e' mare mosso e ventone.
Altrimentint sfido a capire quale e' vento di superficie o corrente effettiva.
Anche le navi alla fonda, con bora stanno tutte belle dritte ma non sempre e' corrente.
Ma interpretare la corrente è fondamentale quando vi è poco vento, con vento forte e corrente debole essa diventa meno influente.
Simpatico e realistico l'intervento di Bullo.
Tra me e il mare comanda il tempo...
Leandro
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Citazione:bullo ha scritto:
La corrente da noi, golfo di Venezia, in linea di massima va verso sud, verso la Pila. Qualche volta soprattutto in Primavera s'inverte lo vedi sempre guardando le navi al largo. Anche dopo un giorno di libeccio intenso la corrente s'inverte. Quando spira la bora la corrente ha la sua direzione normale con intensità maggiore, più forte al largo che sotto costa. Tu lo sai bene che se devi bolinare da Chioggia per arrivare a Venezia devi fare i bordi sotto costa altrimenti sei rovinato, al largo la corrente è più forte. Le navi, se cariche, risentono più della corrente che del vento, ad occhio ci vogliono una ventina di nodi per spostarle. Da noi ci sono dei fili di corrente strani si possono vedere sull'acqua guardando la diversa increspatura del mare, più increspato dove il vento si oppone e più liscio dove va nella stessa direzione, spesso le linee di diversa corrente sono segnate anche da alghe rami sporcizia varia e anche acqua di diverso colore. Quando c'è vento teso queste cose non si vedono. Saluti.-
Confermo, quoto, sottoscrivo e non e' un opppinione.
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Un piccolo OT, se siete interessati alla corrente date una occhiata su you tube al Pentland Firth, un tratto di mare a nord della scozia, quella sì che è corrente!
E poi vi consiglio di leggere 'il cerchi celtico' di Bjorn Larsson, una interessante avventura con dei marinai che vivono su barca, si svolge tra il mare del nord e le ebridi, è lì che ho appreso di questo stretto.
La storia in sè non è un gran chè, ma la descrizione di come si naviga in inverno da quelle parti ti fa capire che forse noi a volte ci facciamo troppe seghe mentali...
Ciao
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Citazione:ibanez ha scritto:
Un piccolo OT, se siete interessati alla corrente date una occhiata su you tube al Pentland Firth, un tratto di mare a nord della scozia, quella sì che è corrente! 
E poi vi consiglio di leggere 'il cerchi celtico' di Bjorn Larsson, una interessante avventura con dei marinai che vivono su barca, si svolge tra il mare del nord e le ebridi, è lì che ho appreso di questo stretto.
La storia in sè non è un gran chè, ma la descrizione di come si naviga in inverno da quelle parti ti fa capire che forse noi a volte ci facciamo troppe seghe mentali...
Ciao
Sì, non che a Venezia la corrente sia tanto da meno. Specie con luna piena o nuova.
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Non ho mai navigato a Venezia quindi non metto in dubbio che da voi la corrente complichi un pò le cose ma nel Pentland Firth si parla di correnti a 12 - 15 nodi, escursioni di marea di più di 10 metri, spesso con condizioni metereolgiche avverse.
Nel pentland firth ti puoi trovare ad esempio a dover determinare la rotta per attraversare lo stretto tra scogli e secche con una barca che fa 6-8 nodi di velocità con una corrente al traverso di 12 nodi, vento a 10 nodi, moto ondoso in direzione opposta alla corrente.
Praticamente un incubo vettoriale!
E' uno dei tratti di mare più pericolosi del mondo, lì le onde vengono descritte come 'cascate', il cui rombo si sente a miglia di .:
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Citazione:Scott ha scritto:
Citazione:francocr68 ha scritto:
in pre partenza butti in mare una mela 
La perdi di vista dopo poco tempo ...
Allora butta un anguria
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