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19-09-2019, 07:28
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 19-09-2019, 07:32 da IanSolo.)
(19-09-2019, 00:32)falanghina Ha scritto: dice:
01 batterea sirius 3,55kwh 48v 1 milione di cicli 600x534x200 peso 75kg
Possibile che abbiamo disponibili solo 73 Ah? Si ma sono a 48V, rapportati a 12V risulterebbero 296Ah (che danno lo stesso contenuto di energia: 296x12=3556Wh) e una batteria a12V di quasi 300Ah come peso e dimensioni non e' troppo lontana. C'e' da sperare che ne facciano presto una versione a tensioni e dimensioni direttamente sostituibili con le batterie tradizionali. Unica cosa da vedere e' il ciclo di scarica poiche' i condensatori (anche i "super") calano gradualmente (e all'inizio quasi linearmente) la tensione durante la scarica e non mantengono la quasi costanza come le batterie con celle chimiche.
P.S. - Ne vidi i primi prototipi destinati ad usi spaziali nel 1999 a Berlino presso i laboratori di ricerca avanzata di una grande azienda tedesca, ora mi fa' piacere constatare che siamo arrivati all'uso civile di un prodotto di questo tipo.
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(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 19-09-2019, 09:07 da IanSolo.)
Nella fretta stamattina non avevo letto tutto il sito del produttore, esistono anche nella forma a 12V [hide] . [/hide] con capacita', dimensioni e peso non troppo lontane da una batteria al piombo, il neo e' la massima corrente di scarica che per la versione indicata dal link e' di soli 50A, poco adatta quindi per batterie di bordo che spesso alimentano winch elettrici, salpaancore ed eliche di prua con assorbimenti decisamente alti (sotto spunto poi..).
Il prezzo della versione a 12V lo ho trovato (per ora) solo in un sito sudafricano e il prodotto viene offerto a 5859Rand pari a circa 361Euro, neanche poi tanto all'origine, gli vanno poi aggiunte tasse, dogana e trasporto.
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Ian, c'è anche su Amazon e te le fai col voltaggio che vuoi:
.
Le vendono anche qui:
.
Oppure potremmo farcene fare in convenzione su . me ce le fanno.
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Riferendomi al link postato, si parla di 1000 wh, quindi circa 80 Ah.. Se non erro, capacità che può essere utilizzata al 100%.. È quindi paragonabile ad una batteria ad acido di più o meno 200 Ah..
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(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 19-09-2019, 09:46 da IanSolo.)
Il tipo offerto da Amazon non ha capacita' adeguata e non pare avere i circuiti di protezione presenti nel tipo di cui si e' inizialmente parlato e i supercondensatori si danneggiano superando la loro massima tensione di lavoro infatti la specifica dice: "Under no circumstances must the charging voltage exceed 13.5VDC for more than 60 seconds" e con quello che costano.. (e i comuni caricabatterie vanno oltre la tensione indicata), il tipo offerto dall'altro fornitore e' adeguato ma rimane con la limitazione di massima corrente (e tensione) che ne sconsiglia l'uso per batterie servizi come nel mio caso dove vengono alimentati il winch elettrico per le drizze (70A a regime, oltre per lo spunto), il riscaldatore a gasolio (35A all'avviamento), l'elica di prua (200A max) e il salpaancore (150A max), infine il prezzo che e' veramente molto alto (come mai in sudafrica costa meno nonostante tutto?).
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.
Non lo so come mai in sudafrica cosa meno. E' inspiegabile, essendo un prodotto globale.
Certo che avere il circuito a 48 V da vantaggi enormi in barca.
Chissà che, prima o poi, facciano apparecchi elettrici a 48 su camper e barche.
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La strada e' comunque tracciata, attendiamo che il "frutto" maturi, io da cio' che vidi a suo tempo ci conto.
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Si, considerando anche le materie prime utilizzate, (carbonio, alluminio) sembra una tecnologia molto promettente, con il fotovoltaico ad isola potrebbero avere un impulso tale da renderla una tecnologia comune e ampiamente industrializzata.
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Da anni leggo sempre con piacere ed attenzione l'argomento "batterie", ho trovato
sempre pareri rispettabili ma a volte molto diversi uno dall'altro e sono venuto ad
una considerazione:
Ogni adv ha la sua batteria che si merita.
In barca a vela quando sei salito sei arrivato!! Grazie BULLO.
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si ma potrebbe essere che dei "semplici" condensatori, anche se fatti con moderne tecnologie magari Piccoletto, mandino a casa piombo nichel cadmio litio etc etc....
considerata in prospettiva potrebbe essere la vera rivoluzione per la mobilità elettrica, e a quel punto le batterie dei servizi di bordo smetterebbero di essere argomento di discussione...
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(19-09-2019, 15:29)robertobaffigo Ha scritto: si ma potrebbe essere che dei "semplici" condensatori, anche se fatti con moderne tecnologie magari Piccoletto, mandino a casa piombo nichel cadmio litio etc etc....
considerata in prospettiva potrebbe essere la vera rivoluzione per la mobilità elettrica, e a quel punto le batterie dei servizi di bordo smetterebbero di essere argomento di discussione... Ok.Attualmente parliamo di discussione positiva e costruttiva ovviamente.
In barca a vela quando sei salito sei arrivato!! Grazie BULLO.
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Al momento siamo fuori range per il rapporto durata/costo.
70A costano diciamo 1500 euro e possono durare 45 anni.
Forse ne servono meno di un gruppo ad acido, forse 210A contro 300A? Ammesso che sia così.
300A di buon acido libero verranno 400 euro e durano, trattate bene, diciamo 9 anni.
In 45 anni se ne cambiano 5, fanno 2000 euro.
2000 contro 4500, c'è una certa differenza, tenuto conto che i 4500 bisogna sborsarli subito.
Però se la produzione si allarga, già a metà di quel prezzo ci si potrebbe pensare.
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(19-09-2019, 15:51)Luciano53 Ha scritto: Al momento siamo fuori range per il rapporto durata/costo.
70A costano diciamo 1500 euro e possono durare 45 anni.
Forse ne servono meno di un gruppo ad acido, forse 210A contro 300A? Ammesso che sia così.
300A di buon acido libero verranno 400 euro e durano, trattate bene, diciamo 9 anni.
In 45 anni se ne cambiano 5, fanno 2000 euro.
2000 contro 4500, c'è una certa differenza, tenuto conto che i 4500 bisogna sborsarli subito.
Però se la produzione si allarga, già a metà di quel prezzo ci si potrebbe pensare.
Tutto vero, ma per adesso non conosco nessuno che abbia la stessa barca dotata di batterie servizi da 45 anni...
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(19-09-2019, 15:56)Tatone Ha scritto: Tutto vero, ma per adesso non conosco nessuno che abbia la stessa barca dotata di batterie servizi da 45 anni... 
Infatti, citavo 5 cambi di batterie al piombo.
Mi sfugge, c'è chi potrà chiarirlo, se la maggior efficienza può consentire l'imbarco di un amperaggio inferiore rispetto all'acido.
Dicevo a titolo esemplificativo 210A contro 300A.
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(19-09-2019, 15:29)robertobaffigo Ha scritto: si ma potrebbe essere che dei "semplici" condensatori, anche se fatti con moderne tecnologie magari Piccoletto, mandino a casa piombo nichel cadmio litio etc etc....
considerata in prospettiva potrebbe essere la vera rivoluzione per la mobilità elettrica, e a quel punto le batterie dei servizi di bordo smetterebbero di essere argomento di discussione...
A livello di veicoli terrestri saranno una rivoluzione.
Arrivi al distributore, sfili tre batterie, ne infili altre tre, riparti.
Inquinamento da litio, acido, piombo e relativi trasporti in giro per il mondo= 0.
Vedremo.
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Ho fatto qualche giro in Italia si trovano già gli elementi a 12V per 1250€ i.i. e hanno 83Ah effettivi .
corrispondenti a 104Ah Nominali su banco al piombo (Deep Cicle con scarica al 80%, come citate nel thread, ma questo numero mi sembra ottimistico) delle FIAMM sono a 200€ i.i. (@Franco 1,3€/Ah sarebbe decisamente un prezzaccio per delle deep cycle) è vero che probabilmente siamo ancora distanti dal "non ci penso neanche metto i supercondensatori" ma considerando che saranno sul mercato da 3-4 anni (la produttrice di Sirius è stata fondata nel 2015), penso che rampa di discesa dei prezzi sarà abbastanza pendente.
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Se si va la di la' dell utilizzo attentino attentino di qualche settimana estiva, bisogna cominciare a integrare la probabilita di eventi terzi inattesi che interferiscano con questi meravigliosi scenari, presenti o futuri.
Una smotorata di mezza/unagiornata con il regolatorino dell alternatore che salta di nascosto e vediamo cosa fanno banchi gel&co portati per ore a 15-16-17v+, e poi quanto costa cambiarlo; idem caricabatterie, gruppo elettrogeno, solare e compagnia; per non parlare di sistemi di carica per elementi di stoccaggio elettricita' molto piu' complessi. Stesso discorso per varie discariche al di la' dei valori prudenti fatte magari per necessita' del momento, uno tira su l'ancora veloce per scappare e appare il messaggino "supercondensatore vuoto si prega di ricaricarlo con ciclo A27T4 prima di utilizzare apparecchiature elettriche", insomma per ogni tipo di abuso che nell'uso reale si possa imporre a batterie &co -volenti o nolenti-, quindi se tali eventi sono possibili per me conviene 1. usare un sistema piu' tollerante possibile, anche a scapito dell'efficienza, e 2. aggiungere un premio di belin considerando vita utile ridotta.
Il numero di barche (specie grandi) viste bloccate ferme perche' c'e' il granellino di sabbia in sistemi e impianti altamente sofisticati almeno per me e' un grosso deterrente dal prendere quella via.
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19-09-2019, 17:16
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 19-09-2019, 17:20 da subdive.)
ciao,
beati voi che avete un orizzonte di 45 anni!
Io uso normalissime batterie acido da 100Ah a bassa manutenzione, le cambio ,anche se buone, ogni 4 anni, le prendo da un grossista e le pago 75€/cad, con 300€ le ho sempre perfette.
Sto attentissimo alla scarica che non superi la tensione di 11,2-4V (allarme luminoso), non le utilizzo in parallelo, non le carico in parallelo (ripartitori di carica a normalissimi diodi di potenza ben raffreddati), tengo un livello costante di carica di 13,5-8V (ai morsetti batterie) con pannelli solari (8Ah massimi) e regolatore di carica.
L'alternatore produce, sotto carico, 14,4V ma per via della caduta di tensione del ripartitore di carica e linea, scendono a circa 13,5V, così come il caricabatterie (regolabile in tensione con 4 uscite da max 10Ah) da Imarroncinichegalleggiano.... (usato poche volte).
Periodicamente controllo il livello dell'elettrolita (una rogna accedere agli elementi la prima volta), rabbocco se necessario (2/3 volte l'anno).
Per lunghe permanenze in rada, con poco sole, uso, se necessario, in aggiunta all'eolico, normalmente è bloccato (produce pochissimo senza un vento sostenuto), un piccolo gruppo portatile da 1000W nominali, 4T, silenziatissimo, che alimenta il carica batterie.
Ora devo organizzare un regolatore di corrente che limiti l'assorbimento massimo in ricarica a 10Ah per singola batteria dall'alternatore.
Per l'utilizzo, il tutto è gestito da 8 interruttori indipendenti da 1000A.
Quindi sia servizi che motore possono essere alimentati dalla batteria scelta da me o da un parallelo di batterie ove necessario.
Magari sarà un pò fastidioso da gestire ma funziona bene, mai avuta crisi energetica.
Il "rubacorrente" è il frigo che, in media, (non aprire troppo, buon isolamento, controllo gas periodico, ambiente del compressore fresco e ben ventilato) assorbe mediamente 50/60 A in 24 ore.
In navigazioni/soste lunghe cosiglio di disattivarlo, si vive bene uguale.
Saluti
Antonio
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(19-09-2019, 17:16)subdive Ha scritto: Il "rubacorrente" è il frigo che, in media, (non aprire troppo, buon isolamento, controllo gas periodico, ambiente del compressore fresco e ben ventilato) assorbe mediamente 50/60 A in 24 ore.
In navigazioni/soste lunghe cosiglio di disattivarlo, si vive bene uguale.
Saluti
Antonio
Controlla meglio il frigo e quanto correlato: il mio (e ho barca da 10 m come mi pare tu) sta sui 30/35A al giorno.
Ne sono sicuro, lo tengo controllato da anni con pinza amperometrica e cronometro..
matteo
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(19-09-2019, 18:32)matteo Ha scritto: Controlla meglio il frigo e quanto correlato: il mio (e ho barca da 10 m come mi pare tu) sta sui 30/35A al giorno.
Ne sono sicuro, lo tengo controllato da anni con pinza amperometrica e cronometro..
matteo
Da verifica certo ma da tenere conto anche una cosa importante: io ho un frigorifero che mediamente assorbe sui 35/40 Ampere/24H verificati e certificati ma durante le vacanze arriva a 50/60 Ampere/24H ed il motivo è semplice.
Io non frequento porti e quando sono in vacanza faccio mediamente 30/40 giorni di rada consecutiva (più o meno come l'amico Subdive) e le scorte alimentari sono molto ma molto di più (sono compresse e pigiate dentro al frigo) e sono anche di ricambio molto più frequente di quando invece stavo 2/3 giorni di rada e poi andavo in porto.
Quando riempio il frigo con nuove e massicce scorte questo per raffreddarle resta acceso molto di più che se avesse poche cose. Quando si fa molta rada ci si porta dietro anche molta carne e verdure deperibili che devono essere conservate per più giorni e li il frigo deve pompare seriamente. Diverso è prendere pomodori e due fettine da fare il giorno dopo soltalto.....
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