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nota importante: "il presente testo contiene messaggi belin, inesperti, cialtronerie ed inesattezze, l'autore lo sa, per questo chiede consiglio qua )
Buongiorno a tutti!
Sabato la mia cocaletta aveva bisogno di una sistemata alle sartie, speravo nell'aiuto di qualche buon'anima della darsena, purtroppo erano tutti indaffarati in qualcos'altro e mi sono dovuto arrangiare da solo, ho operato in questo modo:
-ho misurato con la drizza randa che la distanza delle sartie alte fosse la medesima -> regolazione a mano.
-ho misurato le sartie basse in modo longitudinale (dritta a poppa con sinistra a prua e viceversa) e messe in egual distanza -> regolazione a mano.
- strallo e belin regolati a occhio  , l'unico punto di riferimento era che l'albero non si incurvasse. -> regolati a mano.
successivamente ho dato 3 giri con le chiavi in questa successione:
belin alte->sartie basse
fino a che non mi è sembrato tutto piuttosto "teso", ho valutato la tensione andando a sentire un meteor da regata che sapevo essere stato regolato con il tensiometro.
Non pago di questo bel giro fra le sartie, dato che s'era alzato un bel venticello (non ho idea dell'intensità) sono uscito e ho constatato questo:
-solo fiocco issato
con andatura a:
fil di ruota: barca stabile, timone leggero.
lasco: timone leggermente orziero
traverso: timone leggermente orziero
bolina larga: idem timone leggermente orziero
essendo la mia prima uscita con la cocaletta non mi sono messo tanto a guardare . prossima volta controllerò intensità del vento (se qualche buon'anima mi presta uno strumento o me lo dice prima di partire) e l'eventuale curvatura dell'albero.
CONSIGLI?
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Io sul micro faccio cosi:
Peso su drizza randa, deve cadere a circa 20cm sul boma dall'albero. Questo mi da posizione penna. Poi bendella metallica in corrispondenza dell'attacco delle alte e misuro sulle lande delle alte, deve avere pari misura. Abbasso la bendella sull'attacco delle basse e misuro sulla landa delle basse. Arrivo a tensione manuale decente, stringendo pari misura dx e sn, facendo attenzione a non far girare il cavo della sartia. Uscita un acqua con vento leggerissimo e se sono in bando sottovento, belin alte e basse sottovento di pari misura dx e sn cambiando bordo. In diverse uscite all'aumentate del Vento faccio la stessa cosa, avendo cura di azzerare wuando torno in porto, boa, o . solo in regata, col micro per uscite familiari e giornaliere, mai usato! Saluti Paolo
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Bella discussione..... Ma come facevano fino a 40 anni fa, quando non avevi idea che esistessero i "tensiometri"?? Direi con l'esperienza e la competenza di fare misure le piu' corrette possibili, e poi conoscere i materiali e le resistenze delle lande, e poi provando e riprovando col vento sempre piu' forte e annotando quando p.es quelle sottovento diventano lasche... e quanto lasche. Piu' semplice la tensione degli stralli valutando la "catenaria" e "l'abbananamento", quest'ultimo in relazione alla qualita' della randa. Pifferi acidi con le volanti, che sulle vecchie barche avevano un sistema di leva di lunghezza prefissata per metterle in bando. Lascerei i tensiometri per le barche formula uno.
Un argomento che associo a questo della regolazione delle manovre fisse: se allunghi l'albero e metti una vela con piu' m2, devi cambiare il sartiame? La risposta e' che in prima approssimazione non sia necessario: gli sforzi statici sono dovuti dal momento raddrizzante dello scafo!
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Aggiungo, che quando abbatto l'albero, non stacco le sartie. Quando lo rimetto, faccio breve verifica con la drizza randa segnata e navigo
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(04-07-2016, 09:20)Federico82 Ha scritto: (se qualche buon'anima mi presta uno strumento o me lo dice prima di partire) e l'eventuale curvatura dell'albero.
L'avevo già postato tempo fa, ma forse vale la pena ripetersi.
Lo strumento giusto per provare la tensione delle sartie è uno e uno solo.
Questo qua sotto.
E come se nulla fosse, serve anche a tenere ben dritto l'albero! :-O
Peccato solo che non te lo posso ptestare.
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(04-07-2016, 13:32)Beppe222 Ha scritto: (04-07-2016, 09:20)Federico82 Ha scritto: (se qualche buon'anima mi presta uno strumento o me lo dice prima di partire) e l'eventuale curvatura dell'albero.
L'avevo già postato tempo fa, ma forse vale la pena ripetersi.
Lo strumento giusto per provare la tensione delle sartie è uno e uno solo.
Questo qua sotto.
E come se nulla fosse, serve anche a tenere ben dritto l'albero! :-O
Peccato solo che non te lo posso ptestare.
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Se lascia la presa (con le mani) secondo me neanche cade in acqua [emoji23] [emoji23]
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beppe se ci dici dove l' hai preso magari salta fuori il solito gruppo d' acquisto.
amare le donne, dolce il caffe.
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MMMHHHH mi pare di ricordare, che su altro thread avessero chiarito che l'articolo in questione ha una sorpresa sgradita ai più
Per il problema delle sartie, fai una ricerca nel forum, se ne è parlato diverse volte; il tensiometro serve solo quando sei uno che deve armare e disarmare spesso per replicare la regolazione (derive, monotipi tirati etc.). Tanto che di norma, PRIMA si fa la procedura di regolazione delle sartie POI si misura col tensiometro e lo si può riutilizzare successivamente per replicare la regolazione.
Che ricordi i passi sono questi:
- Molli tutto
- Con barca a bolla nel senso prua poppa (puoi usare una bolla da muratore sulla paratia maestra per verificare) regoli il rake per avere un'inclinazione dell'albero verso poppa di 2-4° (sono 2-4cm ca ogni metro di albero in verticale su cui prendi la misura)
- Centraggio laterale della testa d'albero, dopo aver verificato che le lande siano simmetriche sullo scafo le usi come riferimento, metti un garroccio nella canala, ci attacchi una bindella o una cima poco estensibile e lo issi con una drizza, e metti al centro la testa d'albero (pari distanza dalle lande), poi procedi allo stesso modo con gli altri nodi della pannellatura dell'albero.
- dopo aver centrato l'albero dovrai sposare la curva dell'albero con il giro d'albero della randa, dando tensione alle alte aumenti la curva e poi la recuperi con le diagonali.
- A questo punto esci, magari con 10 nodi di vento e verifichi che le regolazioni siano corrette: l'albero deve restare dritto (lo guardi da sotto), abbananato verso prua, non deve pompare e le sartie sotto vento devono essere leggermente in bando (altrimenti vuol dire che hai tirato troppo, la barca di bolina deve essere leggermente orziera, se è troppo orziera vuol dire che hai dato troppo rake, quindi dovrai tenere più corto lo strallo, se è poggiera bisogna allungare lo strallo.
Fatto un settaggio di base, ti misuri col calibro le distanze delle teste filettate delle sartie negli arridatoi e te le scrivi (per poter tornare sempre a quella misura) e poi parti con gli esperimenti per condizioni diverse, in generale, con poco vento aumentare rake e diminuire curvatura albero, contrario quando aumenta il vento.
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'.... L'albero non deve pompare...' Neanche se lo strumento di misura della tensione delle sartie rimane a bordo?
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(04-07-2016, 14:16)ZK Ha scritto: beppe se ci dici dove l' hai preso magari salta fuori il solito gruppo d' acquisto. Mi sa che è merce in po' cara questa!
Soprattutto nel lato mantenimento. :-D
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(04-07-2016, 15:29)clavy Ha scritto: MMMHHHH mi pare di ricordare, che su altro thread avessero chiarito che l'articolo in questione ha una sorpresa sgradita ai più
Vorresti dire che all'anteriore è munita di "chiave inglese a manico lungo"?
Quindi, oltre a testare la tensione, esegue pure la regolazione!
:-D
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(04-07-2016, 18:32)Beppe222 Ha scritto: (04-07-2016, 15:29)clavy Ha scritto: MMMHHHH mi pare di ricordare, che su altro thread avessero chiarito che l'articolo in questione ha una sorpresa sgradita ai più
Vorresti dire che all'anteriore è munita di "chiave inglese a manico lungo"?
Quindi, oltre a testare la tensione, esegue pure la regolazione!
:-D
Esatto! Diciamo, io comunque prenderei accessorio di pari qualità senza opzione, e le tradizionali chiavi... ci sta che spendi pure meno
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"" 20 CM VERSO POPPA""  
Mi avete fatto venire voglia di mettere mani sul mio maledetto albero, che di imbananarsi non ne vuole sapere, con pilota e vele nuove e l'esperienza acquisita, si cercano le micro regolazioni  
Per quanto riguarda il torsimetro, nelle nostre barche non serve, e qui concordo.
Almeno che non parliamo della torsiometatrice qiu sopra 
Il destino mescola le carte, ma siamo noi a giocarle.
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....ma non si diceva che una donna in barca porta sfortuna?[emoji23] [emoji23] [emoji23]
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(05-07-2016, 07:09)Federico82 Ha scritto: ....ma non si diceva che una donna in barca porta sfortuna?[emoji23] [emoji23] [emoji23]
Inviato dal mio SM-N910F utilizzando Tapatalk Stando a quanto asserito poco sopra, (vox populi, vox dei) pare che in questo caso specifico possa trattarsi di una donna ... con optional aggiunto!
Non so se anche in questo caso vale la regola della "sfortuna".
Certo è che, nel dubbio, un salto dal velaio per farsi confezionare un bel paio di mutandoni in solido dacron con rinforzi al posteriore, diventa assolutamente consigliabile!
:-O
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(04-07-2016, 15:29)clavy Ha scritto: MMMHHHH mi pare di ricordare, che su altro thread avessero chiarito che l'articolo in questione ha una sorpresa sgradita ai più 
Per il problema delle sartie, fai una ricerca nel forum, se ne è parlato diverse volte; il tensiometro serve solo quando sei uno che deve armare e disarmare spesso per replicare la regolazione (derive, monotipi tirati etc.). Tanto che di norma, PRIMA si fa la procedura di regolazione delle sartie POI si misura col tensiometro e lo si può riutilizzare successivamente per replicare la regolazione.
Che ricordi i passi sono questi:
- Molli tutto
- Con barca a bolla nel senso prua poppa (puoi usare una bolla da muratore sulla paratia maestra per verificare) regoli il rake per avere un'inclinazione dell'albero verso poppa di 2-4° (sono 2-4cm ca ogni metro di albero in verticale su cui prendi la misura)
- Centraggio laterale della testa d'albero, dopo aver verificato che le lande siano simmetriche sullo scafo le usi come riferimento, metti un garroccio nella canala, ci attacchi una bindella o una cima poco estensibile e lo issi con una drizza, e metti al centro la testa d'albero (pari distanza dalle lande), poi procedi allo stesso modo con gli altri nodi della pannellatura dell'albero.
- dopo aver centrato l'albero dovrai sposare la curva dell'albero con il giro d'albero della randa, dando tensione alle alte aumenti la curva e poi la recuperi con le diagonali.
- A questo punto esci, magari con 10 nodi di vento e verifichi che le regolazioni siano corrette: l'albero deve restare dritto (lo guardi da sotto), abbananato verso prua, non deve pompare e le sartie sotto vento devono essere leggermente in bando (altrimenti vuol dire che hai tirato troppo, la barca di bolina deve essere leggermente orziera, se è troppo orziera vuol dire che hai dato troppo rake, quindi dovrai tenere più corto lo strallo, se è poggiera bisogna allungare lo strallo.
Fatto un settaggio di base, ti misuri col calibro le distanze delle teste filettate delle sartie negli arridatoi e te le scrivi (per poter tornare sempre a quella misura) e poi parti con gli esperimenti per condizioni diverse, in generale, con poco vento aumentare rake e diminuire curvatura albero, contrario quando aumenta il vento.
Domanda:
disalberando e rialberando (parlo di cabinati che hanno eseguito lavori al coperto) è lecito pensare che quelle misure possano rimanere tali?
...pochi possono dare del tu al mare e quei pochi non lo fanno.
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(04-07-2016, 09:59)refosco Ha scritto: Bella discussione..... Ma come facevano fino a 40 anni fa, quando non avevi idea che esistessero i "tensiometri"??
mi dispiace deluderti, ma ho un bellissimo "tensiometro Comparatore Magnaghi" degli anni 20/30 che veniva usate per la regolazione dei tiranti segli aeroplani di Italo Balbo.
Niente di nuovo sotto il sole...
"per ottenere le giuste risposte bisogna porre le giuste domande"
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Aspide! 
Non ti facevo così vecchio!!!
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il tensiometro è degli anni 30, mica io!
"per ottenere le giuste risposte bisogna porre le giuste domande"
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